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Piero Pollone, straordinario chitarrista, racconta se stesso in settant'anni di storia pubblica e privata, settant'anni in cui scorrono le immagini di un'Italia come mai la si è vista: il Paese e la lotta partigiana, il dopoguerra e la voglia di guardare avanti, di costruire qualcosa di genuino e positivo anche solo abbracciando uno strumento musicale. Ed ecco che affiorano le umane vicende di un personaggio che passa dai gruppi beat ai grandi cantanti, dalle orchestre RAI alle jazz band che, in pieno boom economico, rinnovano a fondo le nostre tradizioni sonore. Ed è proprio dall'incontro con la musica afroamericana, ed alcuni dei suoi più illustri esponenti, che trionfa l'arte chitarristica di Piero Pollone, originale connubio di swing e romanticismo, di poesia e serenità. Ma le sorprese non sono finite: oltre ai dischi e ai concerti, agli amici e ai colleghi, il protagonista discute, senza peli sulla lingua, anche della realtà di oggi, rivelandosi originale "filosofo" e arguto polemista.